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Per la prima volta nell’ambito di un cantiere di restauro di un bene storico-monumentale come la fontana del Nettuno è stato sviluppato e messo a punto, dall’Università di Bologna, CNR-ISTI di Pisa e ISCR di Roma, un Sistema Informativo basato su un modello tridimensionale digitale in grado di assicurare una gestione innovativa, efficiente e user-friendly dell’intero processo di raccolta, conservazione e consultazione delle informazioni e dei dati relativi alla diagnostica e agli interventi di restauro.

Il Sistema Informativo permette, infatti, una sistematica mappatura georefenziata dei dati che riguardano i vari elementi che compongono la fontana, la loro archiviazione e il loro recupero ai fini della gestione tecnico/scientifica dell’intervento di restauro. Esso consente di condividere in 3D e in tempo reale l’esperienza di studio, le attività del restauro, la comunicazione ed, in futuro, gli interventi di manutenzione, che interessano la Fontana del Nettuno in tutte le sue componenti.

Si tratta di una piattaforma quindi in grado di permettere l’integrazione di processi oggi separati, agevolando una costante collaborazione tra i soggetti coinvolti. Consente inoltre anche ad un pubblico di non specialisti l’accesso contestuale ad informazioni sull’andamento delle ricerche e dei lavori.

Alla sua base è uno straordinario rilievo della fontana che ha permesso la costruzione di un modello 3D di 610 milioni di triangoli e dotato di elevata fedeltà percettiva di riproduzione dei colori, qui completamente disponibile e fruibile anche su dispositivi poco potenti e con limitata larghezza di banda della rete.

Una serie di filmati permettono poi anche ai non esperti di seguire il modo di lavorare dei tecnici, che cosa vedono, che cosa studiano, che cosa fanno per il recupero conservativo e la salvaguardia di uno dei più bei monumenti rinascimentali oggi conservato.