Restauro Nettuno 2016: un sistema di comunicazione multimediale

Flaviano Celaschi, Elena Vai
Dipartimento di Architettura DA

Il progetto iniziale di restauro della fontana e del monumento relativo prevedeva la progettazione di un sito nel quale fosse possibile accedere al sistema informativo tecnico scientifico – che costituisce l’archivio dalle scelte di restauro e la storia colta del monumento a uso interno della comunità scientifica – in duplice modalità: un’area privata per gli studiosi e una sezione pubblica per la comunità degli utenti non addetti ai lavori.

Il Corso in Design del prodotto Industriale ha realizzato un workshop con gli studenti del terzo anno della durata di 8 settimane, con l’obiettivo di progettare un sistema di comunicazione multimediale per approfondire la conoscenza del monumento più caratteristico di Bologna, per prolungare nello spazio e nel tempo l’esperienza del suo restauro, ampliando la schiera dei target di utenti, potenzialmente attratti dall’evento e per favorire la partecipazione attiva e il crowdfunding.

Il piano di comunicazione concepito intende approfittare dell’investimento di restauro per portare e riportare questo monumento, unico nel suo genere, nel cuore dei cittadini, e farlo diventare strumento di attrazione e identificazione globale della città, un landmark, ingaggiando con gli abitanti, i cittadini e i city users temporanei, un rapporto familiare e divertente, interessante e attuale.

Questo processo progettuale esito del workshop crediamo favorisca la comprensione dell’investimento economico fatto nel restauro, in un momento di crisi, e contribuisca a consolidare un ulteriore simbolo della città, il ‘Gigante’, verso utenze distratte o anche non necessariamente colte e non ancora attratte dal valore storico, artistico e architettonico del patrimonio culturale.

Ampliando la visibilità del progetto di restauro attraverso la piattaforma di condivisione dei lavori si aumenta la potenzialità di partecipazione attiva della comunità. Al progetto di web engagement si è aggiunta la progettazione di prodotti di merchandising per amplificare le operazioni di crowdfuding, e la messa a punto di eventi da disseminare nella città nel corso dei prossimi mesi.

Sono tre i livelli su cui abbiamo operato:

  1. Web engagement;
  2. Merchandising;
  3. Digital reputation;

1. Web engagement: da una prima ipotesi di sito istituzionale senza funzioni interattive, si è pensato di progettare una piattaforma con architettura 2.0 per permettere il coinvolgimento e l’interazione degli utenti esterni al gruppo di restauro. Attraverso l’upload di contenuti in una sezione BLOG, e attraverso un’opera di divulgazione più diffusa e di un lavoro di redazione attiva, si è inteso attrarre un target molto ampio, invitandolo a lasciare traccia (testi, foto, video) della propria esperienza passata e presente riguardo al monumento. Nella nostra ipotesi il blog sarà aperto, con filtro redazionale, a raccogliere contributi esterni e a offrire sistemi di engagement per interagire con il monumento e la sua storia.
2. Merchandising: un secondo tema di workshop è stato progettare oggetti facili e divertenti, ma anche scientifici e attraenti, per richiamare una più libera associazione tra il Nettuno e target specifici – rappresentati da bambini, giovani, city users e turisti. L’obiettivo è stato responsabilizzare gli utenti, attori attivi del processo, che possono divertirsi e veicolare la notorietà del monumento in modo sdrammatizzato, aldilà dell’esperienza temporale del restauro. Tali gadget o giochi di ingaggio, in grado di costituire un sistema di ‘memorabilia’, sono stati proposti in produzione al Comune, con un’ipotesi di diffusione nel tourist point di piazza Maggiore, Bologna Welcome.
3. Digital reputation: il workshop ha individuato nell’apertura di diversi canali social come facebook, instagram, pinterest, whatsapp, twitter, vine, youtube, periscope, snapchat, un contributo essenziale per costruire e veicolare la reputazione del progetto di restauro e diffondere la sua notorietà digitale, e quindi internazionale, soprattutto a un target non facilmente raggiungibile dalla stampa e dalle tradizionali informazioni tecnico-scientifiche.